Diritti dei Disabili – Dialogo costruttivo ONU – UE – Ginevra 27-28 Agosto 2015

Sarà un vero e proprio “esame” sui diritti delle persone con disabilità in Europa l’incontro previsto a Ginevra per il 27 e 28 agosto dove si svolgerà il cosiddetto “Dialogo costruttivo” tra Nazioni Unite e Unione europea in merito a i diritti delle persone con disabilità. Della delegazione europea farà parte l’EDF (European Disability Forum). Obiettivo dell’incontro è la formulazione, da parte del comitato di esperti delle Nazioni Unite, di una serie di raccomandazione finali, rivolte all’Unione Europea, per incrementare e rafforzare l’applicazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che in Europa, riferisce EDF, sono circa 80 milioni. Queste “osservazioni conclusive” saranno presentate il 3 settembre.

L’appuntamento di fine agosto fa parte della serie di iniziative previste nell’ambito della verifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in Europa e sulla sua applicazione. A tal proposito, il 2 aprile scorso il Comitato dell’ONU ha esaminato per la prima volta il report dell’Unione Europea sul lavoro fatto nella realizzazione dei principi della convezione stessa. In tale occasione, EDF presentò il proprio “Report alternativo”, che contiene il punto di vista degli 80 milioni di cittadini europei con disabilità. Obiettivo del report e della partecipazione al “dialogo costruttivo” è non far mancare a questi tavoli internazionali la voce e la testimonianza delle persone con disabilità, delle loro famiglie e delle loro associazioni e far sì che questi non siano appuntamenti solo formali, ma passi avanti nella concreta affermazione dei diritti.

Diverse le iniziative collaterali previste prima e a margine del “dialogo costruttivo”: il 25 agosto, si svolgerà, infatti, un evento, promosso da EDF, sui diritti delle ragazze e delle donne con disabilità; il 27, invece, la stessa delegazione dell’EDF presenterà ai membri del comitato ONU la “prospettiva” delle persone con disabilita ed evidenzieranno le aree che, in Europa, restano maggiormente problematiche. Una volta ricevute le raccomandazioni conclusive dell’ONU, l’Unione Europea avrà 4 anni di tempo per lavorarci, prima di tornare a Ginevra a presentare il nuovo rapporto.

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